Durante la pandemia sono stati riscontrati casi di aumento del decadimento cognitivo e di più lievi forme di disturbi della memoria, sia in persone sane sia in soggetti affetti da demenza o da patologie pregresse. Il nostro benessere mentale dipende molto dallo stile di vita che adottiamo, e con una routine così radicalmente modificata  le conseguenze si fanno sentire anche a livello psicofisico. Gli anziani, i soggetti più a rischio, sono spesso sottoposti a precauzioni e risentono maggiormente di questa situazione.

Vuoi conoscere qualche consiglio per allenare la mente anche durante condizioni di isolamento da covid? Continua a leggere l’articolo!

L’importanza di tenere la mente allenata

Riduzione delle attività sociali e cognitive, dieta alterata e mancanza di esercizio. Questi fattori non aiutano a stimolare il cervello e i processi cognitivi, soprattutto in età avanzata, ma durante la pandemia molte persone sono costrette a vivere in isolamento e precauzioni costanti. Le anomalie che stiamo attraversando alterano le risposte a stimoli esterni e possono diminuire le prestazioni cognitive. Soprattutto in soggetti a rischio, comportano ad esempio lievi disturbi della memoria, cali dell’attenzione e dell’apprendimento.

decadimento cognitivo

Gli effetti del lockdown sul benessere mentale dei soggetti a rischio

Le persone più anziane sono state particolarmente colpite dagli effetti del lockdown dovuto alla pandemia. Lo dimostra uno studio del Laboratorio LASERC – Epidemiologia e Ricerca Clinica, nell’ambito dell’attività di ricerca in neuroscienze e neuro riabilitazione della Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma.

Nelle ultime tre settimane del lockdown di primavera 2020, le ricercatrici del LASERC hanno intervistato telefonicamente 128 partecipanti over 60 con una serie di micro-indagini. Sono stati raccolti informazioni demografiche e cliniche, stato cognitivo, indipendenza funzionale, sintomi COVID-19 e diffusione tra familiari e conoscenti, impatto emozionale della pandemia, cambiamenti nell’attività fisica, nelle abitudini alimentari e nelle attività ricreative.

Da queste indagini è emerso che durante il lockdown, oltre 1 persona su 3 ha ridotto i livelli di attività fisica ed il 70% ha riferito un aumento della sedentarietà. Circa 1 anziano su 3 ha riferito cambiamenti non salutari nella propria dieta (maggiori quantità di cibo, pasti irregolari, meno cibi freschi e meno varietà) e il 35% ha riferito un aumento del peso. Il dato più interessante, tuttavia, è dato dal disagio emotivo: la maggior parte degli intervistati ha riferito la presenza di alcuni sintomi di malessere psichico e gli strumenti di screening diagnostico hanno rilevato depressione in 1 partecipante su 5, apatia e ansia in quasi uno su 10.

Qualche rimedio per prevenire il decadimento cognitivo

Per combattere i disturbi legati alla perdita di memoria, concentrazione e problematiche connesse alle ridotte funzionalità cognitive si può ricorrere a qualche rimedio. È buona abitudine, ad esempio, dedicare del tempo ad esercizi mentali,  hobby ricreativi e di ragionamento, attività fisica, e attività utili a spezzare la monotonia delle giornate.

Esistono molti integratori che offrono dei benefici per la memoria e per i processi cognitivi, durante periodi di intenso stress. Akuten, a base di EZ Brain® (associazione SAM-e/SOD), omotaurina e vitamina B6, aiuta a mantenere la mente attiva e a preservare il benessere del sistema nervoso. Con l’aiuto della vitamina B12, tiamina e acido folico, mantiene attive le funzionalità cognitiva ed è un ottimo alleato con cui affrontare periodi di scarsi stimoli sociali.

Akuten