Disbiosi intestinale cura: la disbiosi intestinale è un’alterazione della flora batterica, quell’insieme di microrganismi che vivono nel nostro intestino, definito anche microbiota.

Nel nostro intestino, infatti, sono presenti (in media) diecimila miliardi di microrganismi (parliamo di un intestino adulto);

Al suo interno si contano oltre 1000 specie diverse di batteri conosciuti (ma non tutti sono conosciuti!) per un patrimonio genomico di oltre 3 milioni di geni (molti di più del totale dei geni umani).

La flora batterica è fondamentale per assolvere a specifiche funzioni: crea una barriera contro i patogeni, equilibra l’assorbimento dei nutrienti, la produzione dell’energia e lo sviluppo del sistema immunitario.

Tuttavia, l’equilibrio della flora batterica dell’intestino può alterarsi, in questi casi parliamo di disbiosi intestinale.

Vuoi sapere nel dettaglio cos’è la disbiosi intestinale e quali rimedi naturali sono utili per combatterla? Continua a leggere l’articolo!

Disbiosi intestinale cos’è?

I batteri intestinali sono numerosi e diversi. Questa incredibile varietà di microrganismi è utile per il nostro benessere grazie alla presenza dei simbionti che migliorano l’integrità della mucosa intestinale ed evitano la proliferazione di batteri patogeni, dannosi per l’equilibrio. Tuttavia l’introduzione di agenti esterni o uno stile di vita nocivo per la salute del nostro organismo può alterare la flora batterica.

In particolare, Esistono tre tipologie principali di disbiosi, ovvero:

  • Eccessiva proliferazione di agenti potenzialmente patogeni (infettivi, come i colibatteri);
  • Eccessiva perdita di alcuni ceppi specifici di “batteri buoni2, che sono, al contrario dei precedenti, batteri preziosi per mantenere l’equilibrio intestinale e che se “decimati” causano disturbi importanti anche per quanto riguarda l’asse intestino-cervello;
  • Perdita o riduzione della diversità batterica. Come abbiamo visto, in condizioni di equilibrio il microbiota conta famiglie eterogenee di microrganismi e di batteri, ed è proprio tale eterogeneità che mantiene la salute intestinale.

Da notare che una condizione di disbiosi può essere del tutto transitoria e non provocare danni particolari.

Accade a tutti ogni tanto di avere problemi “di pancia” con episodi di diarrea o costipazione, nausea, meteorismo e coliche addominali (sintomi comuni di disbiosi) dopo un viaggio all’estero che abbia comportato una modifica della nostra dieta o in periodi di forte stress. Nelle donne accade spesso in gravidanza.

Quando, però, la disbiosi diventi condizione cronica, può condurre a malattie importanti non solo di tipo intestinale (con infiammazione e sub-infiammazione intestinale, sindrome dell’intestino permeabile e tendenza all’obesità), ma anche una maggiore vulnerabilità alle infezioni e malattie autoimmuni.

Da qui l’importanza di garantire un buon equilibrio della microbiota intestinale.

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Cause e sintomi della disbiosi intestinale

Le cause della disbiosi intestinale sono correllate genericamente a uno stile di vita scorretto in molte delle sue parti, dai cibi che ingeriamo ai ritmi che scandiscono i momenti della nostra quotidianità. Questi aspetti della vita sono le cause principali della disbiosi e consistono principalmente in:

  • un’abitudine alimentare errata, in cui si consumano troppi prodotti industriali;
  • un eccessivo uso di fumo e alcool;
  • errato ritmo di sonno-veglia e stress, che aumentano i livelli di cortisolo;
  • abuso di farmaci, spesso lassativi o potenti antibiotici
  • sedentarietà.

Tutti questi elementi potrebbero portare alla comparsa di sintomi legati a due diverse tipologie di disbiosi: disbiosi putrefattiva (a livello del colon) e disbiosi fermentativa (a livello dell’intestino tenue), che spesso hanno in comune una bassa acidità gastrica. Generalmente i campanelli d’allarme da tenere in considerazione sono:

  • problematiche alla digestione, alitosi, nausea;
  • problematiche di regolarità intestinale (stitichezza o diarrea);
  • gonfiore e dolori intestinali;
  • suscettibilità alle infezioni (come le cistiti).

Disbiosi quali cibi eliminare?

Più che una dieta, la soluzione per trattare la disbiosi intestinale è ripensare totalmente al proprio stile di vita alimentare, introducendo nutrienti che ne ripristino la diversità ed evitando cibi che rischiano di alterarne l’equilibrio. Ma quali cibi dovremmo eliminare per mantenere il nostro benessere intestinale?

  • cibi contenenti lievito;
  • alcolici, superalcolici, bevande gassate o zuccherate;
  • alimenti altamente zuccherati;
  • latte e formaggi freschi;
  • verdure a foglia larga;
  • insaccati e carne eccessivamente lavorata;
  • cibi industriali, inscatolati e preconfezionati;
  • frutta secca;
  • condimenti come sale e aceto;
  • prodotti contenenti malto.

Ripristino flora batterica intestinale rimedi naturali

Per un corretto ripristino della flora batterica intestinale oltre a scegliere un regime alimentare specifico è molto importante è chiedere sempre il parere del medico prima di sottoporsi a terapie antibiotiche non necessarie, alternare regolarmente il sonno e la veglia e aiutare a riassestare l’equilibrio intestinale con l’introduzione di probiotici, che svolgono un’attività benefica.

Di questi probiotici in particolare i Saccharomyces boulardii hanno un’efficacia comprovata nel miglioramento del sistema immunitario e nel combattere i sintomi della dissenteria del viaggiatore. Integratori come Boularten, grazie alla presenza di otto miliardi di Saccharomyces boulardii, migliorano l’equilibrio della flora intestinale.

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