Ansia e vita sedentaria godono dei benefici dell’esercizio fisico abitudinario. La comunità scientifica, nel corso del tempo, ha indagato sul rapporto fra uno stile di vita inattivo e la salute mentale, e evidenziato il beneficio fisiologico dello sport nell’alleviare i sintomi della sedentarietà e dello stato ansioso.

Cosa dicono le revisioni? Leggi l’articolo per saperne di più.

Ansia e vita sedentaria: una revisione scientifica

Il comportamento sedentario è un mal comune dei tempi moderni. In una recente revisione scientifica pubblicata dalla rivisita BMC Public Health,  uno stile di vita inattivo può essere un indicatore di rischio per lo sviluppo di malattie croniche, tra le quali disturbi cardio vascolari e diabete. È interessante osservare, tuttavia, che una mancanza di movimento abbia conseguenze anche nella sfera della salute mentale.

Nei bambini e negli adolescenti, i problemi derivanti dalla sedentarietà (obesità, fatica nel compiere sforzi fisici) possono portare ai disturbi psicosociali destinati a consolidarsi con l’età, come ansia, depressione, bassa autostima e in generale uno scarso benessere psicologico. È necessario sottolineare che la letteratura scientifica non rileva con assoluta certezza l’associazione positiva fra comportamento sedentario e alcuni malesseri psicologici, ma sta indagando sulla sua relazione con sintomi ansiosi (preoccupazione costante, tachicardia, difficoltà respiratoria, tremori, attacchi di panico).

ansioten ansia

In questi ultimi anni il comportamento sedentario è favorito dalle abitudini legate a lavoro e tempo libero: sempre più persone trascorrono il loro tempo davanti a schermi di pc, telefoni o tablet, che possono aumentare la sensibilità agli stati ansiosi. Questa alterazione potrebbe essere associata ad una modifica dell’igiene del sonno, compromessa proprio dall’eccessiva esposizione alla luce blu.

Come influisce la sedentarietà sulla salute mentale?

Il legame tra comportamento sedentario e ansia potrebbe essere rafforzato dalla presenza di alcune alterazioni metaboliche.  L’ansia e la depressione sono, infatti manifestazioni psicologiche molto comuni nei pazienti affetti da diabete. La presenza di sintomi ansiosi e depressivi sarebbe alla base di una riduzione dell’esercizio fisico abitudinario e un rallentamento psicomotorio che può favorire la sedentarietà con conseguente incremento della glicemia. Una minore attività fisica, quindi, determinerebbe una sintomatologia più elevata.

Secondo diverse revisioni scientifiche l’esercizio fisico regolare e moderato riduce la prevalenza delle malattie croniche, migliori l’autostima e il senso di benessere. Inoltre, le persone che svolgono regolarmente attività fisica mostrano tassi più lenti di declino cognitivo e della memoria legati all’età rispetto a coloro che sono più sedentari.

Maccanismi fisiologici dello sport nell’alleviare i sintomi ansiosi

La ricerca scientifica ha indagato sui diversi meccanismi fisiologici all’origine degli effetti benefici dell’esercizio fisico sull’ansia.

Alcuni ipotesi sostengono che il beneficio dell’esercizio aerobico regolare sulla salute mentale sia associato a una minore reattività del sistema nervoso simpatico e dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), che svolge un ruolo critico nello sviluppo di risposte adattive a fattori di stress fisici e psicologici. Le alterazioni dell’asse HPA sono coinvolte nelle manifestazioni dei sintomi depressivi e ansiosi; all’origine vi sarebbe un meccanismo di reazione allo stress acuto, porta all’aumento della produzione dell’ormone adrenocorticotropo (ACTH) e dunque a livelli eccessivi di glucocorticoidi. In individui affetti da sindrome post-traumatica da stress, ad esempio, sono state riscontrate concentrazioni più basse di cortisolo periferico e un’upregulation dei recettori dei glucocorticoidi, che causa un aumento della sensibilità allo stimolo dello stress. L’esercizio fisico aiuterebbe dunque a riequilibrare i meccanismi fisiologici dell’HPA.

Altre evidenze recenti suggeriscono che l’attività fisica possa interagire con il sistema endocannabinoide e con endocannabinoidi come l’anandamide, che possono produrre effetti ansiolitici regolando altri neurotrasmettitori, e la dopamina.

I professionisti del settore sanitario hanno un ruolo importante nel migliorare il percorso di trattamento e prevenzione dei disturbi mentali, prevendendo una collaborazione multi disciplinare con esperti del campo sportivo. Nel corso della terapia si può suggerire il ricorso a prodotti naturali da affiancare ad un programma di attività fisica, tra cui Ansioten: un integratore a base di estratti vegetali di valeriana e L-teanina, con aggiunta di melatonina. Tali composti attentamente formulati e impiegati per i loro conclamati benefici rilassanti e ansiolitici per il sistema nervoso.