FODA (Fear Of Dating Again): di cosa si tratta?

Il termine FODA è diventato di uso comune da quando, nel gennaio del 2022, l’app di dating online Hinge ha rivelato che oltre la metà dei suoi utenti si vive più ansia da appuntamento rispetto a prima della pandemia.

Ormai è noto che la pandemia ha accentuato le difficoltà di socializzazione, ma anche prima del COVID gli appuntamenti creavano una sorta di ansia e timore. Spesso si aveva timore di non piacere all’altro o anche di annoiarsi o di restare delusi, ora l’ansia sembra essersi amplificata.

Le App di dating hanno responsabilità?

Oggi, le applicazioni di dating online rappresentano un nuovo modo per incontrare possibili partner.

In un’indagine condotta da Once, viene fuori che la metà dei single intervistati (il 54,7%) usa almeno due o tre app di dating diverse e il 40,4% le utilizza dai 15 ai 60 minuti al giorno.

L’uso continuativo delle app di incontri, però, causa stress a 1 single su 3 (il 34,4%).

Parola d’ordine: fare colpo a tutti i costi

Il 42% dei single, infatti, dichiara di modificare il proprio comportamento per rendersi più appetibile nei confronti del proprio match.

Allo stesso tempo, per oltre la metà dei single italiani la scelta del match avviene affidandosi semplicemente al proprio istinto.

Questo non fa altro che aumentare frustrazione e un comportamento ossessivo-compulsivo all’interno delle app di dating, che solo il 15% degli italiani ammette a se stesso.

Il paradosso della troppa scelta

Se da un lato le dating App offrono la possibilità infinita di instaurare relazioni, dall’altro, la grande quantità di potenziali partner, può confondere e sopraffare l’utente.

Ci si sente in una sorta di «supermercato» e a doversi vendere molto bene per emergere. Oppure, pensando che lo Swipe successivo è quello giusto, si continua ad andare avanti in modo compulsivo.

Questione di…aspettative!

Un dato interessante è la speranza che gli italiani ripongono nei confronti dei potenziali partner: il 56% dei single intervistati dichiara di nutrire alte aspettative nei confronti dei propri match. Questo perché, dato il numero elevato di profili proposti, pensiamo di cercare (e aver trovato) qualcuno di diverso dalla massa.

Primo appuntamento: cosa succede se siamo in ansia?

Risultare impacciati, inadeguati e temere di essere valutati negativamente: queste le preoccupazioni che scatenano ansia.

Se ti è capitato si sentire tremori, palpitazioni, sudorazione eccessiva, allora hai sperimentato l’ansia da prestazione.
Nel timore e nella preoccupazione eccessiva per una situazione futura, anticipiamo tale situazione prefigurando esiti catastrofici.

Gestire l’ansia da appuntamento: SI…PUO…FARE ?

In un incontro con il tuo date, la prima cosa che devi pensare è che siete nella stessa situazione e potreste vivere simili paure.

Comunicare con trasparenza e non prendersi troppo sul serio può allentare la tensione. Nel peggiore dei casi avrai trascorso una serata diversa, che meriterà un audio di almeno 3 minuti ?

Se nonostante questi consigli senti che l’ansia pregiudica i tuoi appuntamenti e mina il tuo benessere, accetta il supporto di un professionista.