Anemia e dieta vegetariana possono non essere due rette parallele. Anzi, secondo molti esperti la dieta vegetariana è assolutamente compatibile con l’integrazione del giusto fabbisogno di ferro giornaliero, per quanto sia sempre consigliabile essere seguiti da un professionista che saprà consigliare gli alimenti giusti.
È tutta una questione di cibi: quali sono quelli da privilegiare? Scoprili leggendo l’articolo!
Anemia e ferro
L’anemia è una condizione dovuta ad una ridotta capacità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti, a causa del numero ridotto di globuli rossi e della percentuale di emoglobina.
A causare l’anemia, in particolare quella da carenza di ferro, possono concorrere diversi fattori: perdite ematiche significative, disfunzioni nell’assorbimento a livello d’intestino, un’alimentazione scorretta o un fabbisogno aumentato dovuto a sport, gravidanza o allattamento. I sintomi tipici dell’anemia riguardano una generale debolezza, con mal di testa, vertigini e affaticamento, assieme a pallore e tachicardia dovuti all’ipotensione.
Il ferro può essere introdotto nell’organismo esclusivamente attraverso l’alimentazione, in forma eme e non-eme.
La forma eme viene assorbita con molta facilità e costituisce il 40% del ferro presente in carne e pesce. Il ferro non-eme, invece, è contenuto negli alimenti vegetali (frutta, verdura, cereali, noci) ma ha un’assimilazione molto più lenta e una scarsa biodisponibilità.

Anemia e dieta vegetariana: ecco come evitare carenze con i vegetali
Se il ferro è maggiormente assimilabile dalla carne, l’alimentazione vegetariana è sconsigliata per chi soffre di anemia?
Non è detto. L’importante è, in primis, farsi seguire da un medico che stabilisca l’alimentazione più giusta per ogni esigenza.
Chi sceglie l’alimentazione vegetariana deve garantire un apporto di ferro adeguato, poiché non può contare sul consumo di carne e derivati per incamerarne la giusta quantità. Anche se è stato più volte dimostrato che il vegetarianismo offre numerosi benefici (un basso apporto di alimenti ricchi di grassi saturi a fronte di un elevato assorbimento di fibre, sali minerali e vitamine date da verdura, frutta e semi), ci sono alcune accortezze che si possono adottare per migliorare ancor di più il proprio regime alimentare e non aumentare il rischio di anemia.
Una dietra ricchissima di vegetali dovrà privilegiare il consumo di legumi e di alimenti proteici, perché incidono fortemente sull’assorbimento del ferro e sulla produzione di emoglobina.
In generale, per un giusto apporto di ferro, bisogna privilegiare alimenti come: fagioli, lenticchie, piselli. radicchio, pistacchi, soia, ceci, ceci secchi, muesli o avena, lupini, rucola, fave, grano saraceno, miglio, arachidi, pane integrale con lievito madre, patate.
E la frutta?
La Vitamina C aiuta l’assorbimento del ferro, Quindi via ad agrumi, ribes, uva e uva secca e kiwi! È buona norma infatti accompagnare ad ogni pasto cibi ricchi di ferro non-eme con alimenti contenenti questa vitamina, che è presente anche in cavoli, peperoni e lattuga.
Integrazione di ferro contro l’anemia
Essere vegetariani, dunque, non significa essere necessariamente anemici. Ma cosa succede nel caso in cui si verifichi comunque una carenza di ferro?
Le persone che scelgono il vegetarianismo come stile di vita possono contare sull’aiuto dell’integrazione naturale da abbinare ad un’alimentazione adeguata. Ad oggi esistono prodotti come Ferrolat Plus, pensati appositamente per rispondere al fabbisogno giornaliero di questo minerale in casi di anemia. La formulazione di Ferrolat Plus è a base di ferro e lattoferrina, glicoproteina ferrotrasportatrice, combinati con Vitamine C e B6, utili per le loro proprietà antiossidanti e per la formazione di globuli rossi.